Le Imprese Italiane Su Second Life

Italian-Life: le aziende italiane fanno ingresso su Second Life

SecondLife è una presenza sempre più evidente anche all’esterno della Rete. Ogni giorno i mass-media testimoniano la crescita del più noto mondo digitale che ormai ha superato i quattro milioni di utenti registrati e continua a crescere con un trend formidabile.
Italian-Life” è il nome dell’isola che la new media agency “Time & Mind” e “No Real”, società di modellazione 3D, hanno creato in SecondLife (coordinate: 888, 999) con l’obiettivo di sviluppare un importante polo di aziende italiane attente all’innovazione e allo stile.
“Time & Mind segue da anni lo sviluppo dei mondi virtuali e crediamo che sia il momento giusto per trasformare il know-how acquisito in opportunità di business per i nostri clienti integrando il progetto Italian-Life negli ecosistemi digitali che progettiamo, sviluppiamo e gestiamo per loro. Ciò consente di coinvolgere nuove fasce di utenti con modalità di interazione innovative”, ha dichiarato Massimo Giordani, amministratore Time & Mind.
No Real sviluppa 3D per ogni piattaforma da un decennio e non poteva mancare a questo appuntamento. “Possiamo portare il gusto italiano nella virtualità, anche e soprattutto coinvolgendo direttamente le community nazionali già presenti. Abitazioni, uffici, giardini e ambienti pubblici, veicoli, oggetti di design e capi d’abbigliamento parleranno la nostra lingua e saranno più belli e innovativi.”, ha dichiarato Davide Borra, titolare di No Real.
Fra le prime realtà che hanno aderito al progetto “Italian-Life” si citano le seguenti associazioni:
- Inter.Media (www.intermedia.to.it)
- itSMF (www.itsmf.it)
- MIMOS (www.mimos.it)
- Point Of Purchase Advertising International (www.popai.it)

LE IMPRESE ITALIANE SU SECOND LIFE

Tra le aziende italiane già presenti nel cyberspazio della Lindel Lab, spicca il Gruppo L'Espresso che ha realizzato una sede virtuale attraverso la quale volge attività di brandind e marketing ricorrendo anche all'organizzazione di eventi speciali che coinvolgono gli utenti.
Interessante anche l’iniziativa del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che ha acquistato un’isola su Second Life per il suo partito. Già pioniere della comunicazione istituzionale via YouTube, Di Pietro spiega che «l’isola sarà presto attrezzata con uffici, sale conferenze e punti informativi sulle varie iniziative».
Anche Gabetti ha aperto una sede su Second Life. Con tanto di agenti immobiliari che, in forma di avatar, hanno il compito di vendere delle "seconde case". Altre strutture, come le università americane, fanno investimenti ingenti su SL: il terreno per uno degli ultimi capus virtuali è costato circa 3.000 dollari ma la costruzione degli edifici ha richiesto una cifra 10 volte superiore.
La strada alla "colonizzazione" del mondo virtuale non è però tutta in discesa. Un gigante come Amazon, ad esempio, ha creato una propria struttura su SL per vendere libri ma si è scontrato con una le difficoltà connesse al sistema di pagamento, tanto che per il completamento degli acquisti rimanda al suo sito web. Esempi simili mostrano che i siti di e-commerce continueranno a esistere sul web tradizionale, almeno per un altro po' di tempo.
Tra le limitazioni che affliggono il sistema SL spicca la mancanza di un efficiente tecnologia per la comunicazione vocale, che arriverà a Giugno. Altro ostacolo è la limitata possibilità di agganciare archivi esterni, alla quale stanno lavorando diverse softwarehouse. SL potrà raggiungere il pieno sviluppo solo svincolandosi dal web tradizionale e guadagnando una propria autonomia.

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